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Vangelo del giorno
Giovedì 28 Settembre 2023

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo..


(Lc 9,7-9)
Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Attualità

                   image00001.jpg                

Mentre il TAR Lazio  decide di non accogliere la sospensiva sull’affidamento  del servizio idrico integrato alla società Acque Potabili s.p.a.   al Senato Via libera dell’Aula  alla moratoria per la privatizzazione dell’acqua.

                            

È stato approvato infatti, con 157 sì e 155 no e un astenuto (compreso il voto favorevole della Lega Nord), un emendamento aggiuntivo al decreto legge collegato alla Finanziaria (presentato dalla commissione Bilancio e leggermente modificato con un sub-emendamento del relatore Natale Ripamonti), che impedisce nuovi affidamenti fino a una legge organica sulla gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati (e comunque non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore della legge).

Secondo l’emendamento approvato, “al fine di assicurare la razionalizzazione e la solidarietà nell’uso delle acque, fino all’emanazione delle disposizioni adottate in attuazione della n. 308 del 15 dicembre 2004, integrative e correttive del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, contenenti la revisione della disciplina della gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati, e comunque entro e non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, non possono essere disposti nuovi affidamenti ai sensi dell’articolo 150 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006” .

  Inoltre, nell’ambito delle procedure di affidamento “sono ricomprese anche le procedure in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, fatte salve le concessioni già affidate”.

                                                                                                                      

COMUNE DI  CALTAVUTURO

Provincia di Palermo

COMUNICATO STAMPA   Dichiarazione del Sindaco On. D.Giannopolo:“Permangono e si aggravano le responsabilità dell’ATO Idrico di Palermo nella privatizzazione selvaggia e affaristica dell’acqua in provincia di Palermo” 

 La decisione di non accoglimento della sospensiva da parte del Tar Lazio dell’affidamento del servizio idrico integrato alla società Acque Potabili s.p.a. lascia impregiudicato il giudizio nel merito che invece, in tal modo, risulta ulteriormente accelerato così come i Comuni resistenti auspicano, così da sconfiggere definitivamente i mille cavilli che l’ATO continua ad eccepire per sfuggire al merito delle responsabilità che risultano essere gravi e circostanziate.

 Difatti gli unici pronunciamenti nel merito, entrambi di solenne bocciatura, sono fino ad ora quello dell’Antitrust emesso in data 23 aprile e confermato integralmente in data 27 giugno 2007 ,a seguito di richiesta di riesame da parte della Presidenza dell’ATO 1, e quello dell’Autorità nazionale di Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture assunto con deliberazione n.289 dell’11.10 2007  del Consiglio dell’Autorità notificato agli interessati in data 25 ottobre 2007.

In particolare l’Autorità di Vigilanza ha eccepito tre elementi tali da farle richiedere il riesame dell’intero affidamento e precisamente: a)“.coincidenza in capo ad un medesimo soggetto della funzione di Commissario ad acta della Conferenza dei Sindaci e della qualifica di consigliere d’amministrazione di una delle società che hanno partecipato alla gara” tale da avere violato i “..principi di imparzialità e buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione sanciti anche dall’art. 2 del D.Lgs n.163/2006,; b) “..la sottrazione , al contratto oggetto della gara, della gestione del servizio idrico integrato nel territorio del Comune di Palermo..” che risulta”..non rispettosa dei principi di concorrenza, trasparenza e coerenza dell’azione amministrativa.”;c) la possibilità per il soggetto aggiudicatario di eseguire direttamente una così rilevante quota di lavori viola il principio della garanzia dell’ampio confronto concorrenziale.

Tali bocciature sono tali da caducare la convenzione stipulata e pertanto utili alla risoluzione del contratto. Giova altresì evidenziare che proprio all’art. 42 bis del contratto è inserita una clausola risolutoria che prevede appunto la nullità del contratto a seguito dei pronunciamenti negativi di una qualsiasi delle tre autorità che avevano avviato procedimenti di controllo e di verifica (Antitrust e Procura reg.le  Corte dei Conti, Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici e Tar).

E’ per tale ragione che il Coordinamento dei Comuni contro la privatizzazione del servizio idrico chiederà formalmente la risoluzione del contratto alla società Acque Potabili s.p.a. e la rimodulazione del Piano degli investimenti mettendo in capo alla Regione il compito di cofinanziare gli interventi urgenti sulle infrastrutture idriche e fognarie da effettuare nei Comuni.

 La mobilitazione indetta in tutta la provincia di Palermo per giorno 28 ottobre sarà l’occasione per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul grande imbroglio che si vuole consumare sul sudore e le tasche dei cittadini che sono quelli che dovranno pagare salata l’acqua potabile domani.                             

 Caltavuturo 25 ottobre 2007

               marchionne03g1.jpg                             Prima uno sconosciuto industriale della pasta, Enzo Rossi, balzato agli onori della cronaca  per un aumento ai dipendenti di 200 euro  ora Sergio Marchionne,  amministratore delegato della FIAT che annunzia trenta euro in più in busta paga, a partire da ottobre in un momento in cui le “le trattative per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, scaduto il 30 giugno scorso – si legge in una nota – sono ferme su alcuni aspetti normativi e non è stato fino ad oggi individuato un percorso che possa portare ad una rapida conclusione                                                                           

 Cosa sta succedendo nella intermediazione contrattuale sindacale ?

Marchionne afferma : «Per l’importante contributo dei lavoratori della Fiat ai buoni risultati del Gruppo, abbiamo voluto dare un segnale di attenzione, andando incontro, almeno parzialmente, alle attese di miglioramento economico e cercando di ridurre i disagi di un eventuale protrarsi delle trattative. Ci auguriamo che le discussioni per il rinnovo del contratto possano proseguire in un clima di corretta dialettica e si concludano rapidamente. Siamo convinti che esistano gli spazi per un accordo e fiduciosi che le parti sapranno trovare il giusto punto di equilibrio tra le necessità di competitività e flessibilità delle imprese e le attese dei lavoratori».

  gelo dei sindacati secondo i quali la decisione unilaterale di Fiat non servirà a far desistere i lavoratori dall’aderire allo sciopero dei metalmeccanici di martedì 30 ottobre. 

Staremo a vedere cosa succederà, certo è un chiaro segnale di discontinuità , largamente annunciato da Veltroni, ma cominciato ad attuare dal mondo delle imprese. 

Quello di Marchionne è un atto veramente nuovo destinato a sovvertire le consolidate modalità di trattative sindacali, lunghe, estenuanti e quasi sempre poco accette ai lavoratori.

               147178a064bb27.jpg                        Papa Benedetto XVI interviene sul precariato e spiazza un certo elettorato rivendicando il valore del lavoro collocandolo tra le  “emergenze etiche e sociali in grado di minare la stabilità della società e di compromettere seriamente il suo futuro ….La precarietà del lavoro non permette ai giovani di costruire una famiglia… con la conseguenza che  lo sviluppo autentico e completo della società risulta seriamente compromesso”.  Un invito esplicito ai cattolici a non farsi da parte e a riprendere una iniziativa politica in un momento in cui la vita pubblica si intreccia con numerosi temi di “ valori ”.

Bisogna però essere credibili divenendo testimoni di  misericordia, onestà, giustizia, condivisione .

Per dare spazio a chi non lavora è tempo che quanti si professano cristiani non accettino più  un doppio lavoro o ancor meno  un “lavoro in  nero”

Non si possono “ parlare parole “ è tempo che la nostra vità parli e testimoni i valori del vangelo .

               56819-1.jpg                                                Chi accumula tesori per se non arricchisce davanti a Dio ( Lc 12,21)

” Vendete ciò che avete e datelo in elemosina, fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma ( Lc 12,33-34 9 )

” Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio “ ( Marco 10,22)

” In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli “ ( Matteo 19,23-24) 

   Dal ” Resto del Carlino ” Fermo, 19 ottobre 2007 – Ha provato a spendere lo stesso stipendio che dà ai suoi operai, ma è riuscito ad arrivare fino al ventesimo giorno del mese. Quindi ha assegnato a tutti i suoi dipendenti un aumento di 200 euro mensili. E quanto è successo ad Enzo Rossi, imprenditore fermano dell’agroalimentare: la sua azienda, ‘La Campofilone’, opera in uno dei distretti industriali leader mondiale del settore nella produzione di pasta all’uovo.

«Non mi vergogno di dire che pur conducendo una vita normale – ha ammesso l’imprenditore -, tra mutui, macchina, una pizza per le bambine ed un vestito per noi non abbiamo superato il ventesimo giorno del mese». E visto che la sua azienda è in crescita e può contare su una manodopera altamente qualificata, ha aumentato loro lo stipendio. «È giusto che retribuisca più i miei dipendenti perchè lavorano bene e meglio degli altri – ha spiegato – E poi non sono assolutamente inferiori ai loro colleghi tedeschi, francesi, inglesi che percepiscono stipendi superiori a quelli degli italiani».

La Parola è proclamata in maniera alta nel silenzio   di un comportamento che diviene efficace eloquenza.

Non si potrà mai considerare la sofferenza dell’altro se non se ne aasume la condizione. 

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