Il suo arrivo tra noi, come annunziato, chiude il percorso dell’anno giubilare del 50° dell’Istituzione della Parrocchia Maria Assunta che ha avuto come epilogo la consegna dell’organo a canne costruito dai Fratelli Cimino di Agrigento.
E’ rimasto entusiasta del nostro paese e delle sue tradizioni, raccomandandoci di averne rispetto, perché lo Spirito agisce indipendentemente dal nostro sentire che spesso, in una ventata di modernità, vorrebbe abolire, cancellare più che completare ….
Come dicevamo il primo incontro con la nostra comunità la sera del 23 luglio verso le 22,30. Non si prevedevano tante persone, anche perché l’evento non è stato pubblicizzato. Eppure, il tam tam di quanti lo conoscono ha fatto convenire tanti suoi amici ed estimatori.
Dopo un breve omaggio musicale in suo onore ( durante il quale il coro parrocchiale ha cantato brani inediti polifonici, canti dello stesso Marco Frisina e un canto del compianto Don Nino Ortolano – Aghios o Teos -), in una breve conclusione ci ha dato dei messaggi importanti e fondamentali sul canto liturgico che dovrebbe comunicare all’intimo di ognuno quelle emozioni, spesso solo sfiorate dalla parola parlata..
La mattina del 24 ha conosciuto, per quel che ha potuto nella limitatezza del tempo, alcuni luoghi e realtà del nostro paese. Commovente la visita alla stanza di Suor Rosina La Grua.
Durante questa sosta ci ha parlato della colonna sonora della nuova fiction televisiva su San Filippo Neri che andrà in onda sulla Rai in autunno, canticchiandoci un tema ricorrente “ paradisi, paradisi ..” che ha coinvolto tutti i tecnici e gli operatori della fiction stessa.
Nel pomeriggio del 24 la presentazione ufficiale del nuovo organo a canne alla presenza delle varie autorità cittadine.
Ha introdotto l’incontro il Parroco Don Angelino Calì auspicando che il nuovo organo possa soprattutto essere strumento per una liturgia più autentica e partecipata.
Ha preso poi la parola Don Marco Frisina che ha ribadito quanto detto la sera precedente in merito al canto liturgico che dovrebbe completare quanto la parola “non dice… “. Un invito ancora a non essere prevenuti dinanzi alla fede popolare che è ricca di semplicità e di umiltà.
Di seguito ha preso la parola il M.stro Diego Cannizzaro che ha illustrato le caratteristiche del nuovo organo a canne, antico nella sonorità ma assolutamente moderno nelle varie perfomance e capacità telematiche.
Ha poi parlato degli altri organi a canne del nostro paese,citando in modo particolare quello della Chiesa di San Francesco, il secondo, forse, – dopo quello di Treviso – se non addirittura il primo per antichità.
Poi gli interventi del Sindaco Mario Cicero che espresso soddisfazione per quanto questo nuovo organo potrà offrire, in termini di cultura, alla comunità castelbuonese e ai vari numerosi visitatori, in particolari manifestazioni, come quelle della settimana di musiche per organo.
Un plauso tra le varie realtà musicale all’Associazione Musicale “ G. Verdi”, palestra di cultura, formazione e aggregazione.
La conclusione al Sig. Salvatore Abbate che, a nome delle varie confraternite, ha espresso sentimenti di gioia e ringraziamento per l’arrivo del nuovo organo a canne.
Questa un po’ la cronaca vissuta o detta quando non è stato possibile presenziare i vari momenti.
Da un punto di vista personale la consapevolezza di aver incontrato un grande che cammina con la semplicità di un bimbo, l’entusiasmo dei semplici, l’estro e la fantasia di chi mette mano alla composizione solo dopo la contemplazione dell’Eterno che fa meraviglie servendosi di piccoli grandi uomini.
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