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Vangelo del giorno
Martedì 16 Aprile 2024
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


(Gv 6,30-35)
Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Vescovo di Cefalù Commosso, partecipato, ricco di emozioni e di sentimenti di simpatia il primo incontro col Nuovo Vescovo di Cefalù, Mons. Vincenzo Manzella,  con la comunità di Castelbuono, riunita ad accoglierlo nella chiesa di S. Vincenzo in occasione della festa di Santa Lucia.  

  Cordiali e sincere le parole con le quali  Don Angelino Calì  lo ha salutato per primo, presentandogli una comunità ancora profondamente

Testo Omelia

Omelia 

Don. A. Calì D. A. Di Giorgi – Prof. Spallino Sind. M. Cicero – Sg. M. Vignieri Saluto di Mons Manzella
I  
Omelia Mons. Manzella ( 1 P.) Omelia Mons. Manzella ( 2 P.) Omelia Mons. Manzella ( 3 P.)
   

religiosa,variegata nelle diverse, ma sinergiche, realtà che la compongono .  

A Mons. Manzella ha trasmesso i sentimenti di affetto  di tutto il popolo castelbuonese, da sempre terreno fertile di vocazioni, ricordando  fra tutte quella del diacono fr. Emanuele Puccia chiamato proprio in questa chiesa, nella festa di Santa Lucia ad un cammino coi frati rinnovati di P. Umile.

Dopo P. Calì al saluto di benvenuto si è associato l’Arciprete Don Antonino Di Giorgi, che ha iniziato a parlare ricordando ,dal Vangelo di Giovanni, le parole di Gesù “ come il Padre conosce me, Io conosco il Padre e per le mie pecore do la mia vita .. e ho altre pecore ad fuori dell’ovile che bisogna che io guidi  “ . Ha continuato poi : “ Con queste parole Gesù garantisce la sua presenza tra noi nel corso dei secoli …. E in diocesi  pastore del suo ovile è il vescovo che presiede la comunità dei fedeli . La sua voce noi  con attenzione dobbiamo ascoltare ed attuare perché guida e sostiene il nostro cammino di fede. E’ maestro della nostra crescita spirituale, della nostra trasfigurazione.  San Gregorio Magno, grande papa ci dice “ siate sottomessi al vostro vescovo come Gesù è sottomesso al Padre” . Sant’Ignazio d’Antiochia considera il vescovo l’immagine del Padre in mezzo a noi.  Al nostro vescovo rivolgiamo oggi  i nostri  affettuosi auguri e offriamo la nostra filiale disponibilità e docilità

   Subito dopo , il benvenuto del Prof Martino Spallino, nella duplice veste di Presidente del Consiglio Comunale e Presidente della San Vincenzo.

Ha ribadito al Vescovo come Castelbuono sia stata ed è terra fertile di vocazioni ( tra le tante quella di Mons. Domenico Mogavero, attuale vescovo di Mazzara del Vallo ) .Apprezzamenti per il modo sincero, semplice e cordiale di porgersi di Mons. Manzella  … di andare subito a quello che è il cuore dell’uomo .

Poi , riprendendo quanto già detto da Mons Manzella all’arrivo a Cefalù, ha sottolineato  la disponibilità da parte del popolo di Dio a lavorare insieme  per la promozione dell’uomo nella diversità e complementarietà dei ruoli.

   Di seguito ha confermato come la parrocchia Maria Assunta è una parrocchia attiva dove sono presenti diversi gruppi impegnati.

  Richiamandosi alla festa di Santa Lucia, dopo ricordi personali, ha continuato dicendo che questa è festa della luce, prolessi del Natale, della grande luce.

  Ricordando i predecessori di Mons Manzella , si è poi augurato che la comunità di Castelbuono [che è viva, dinamica, produttiva,che ha fede, che ha speranza, che è caritatevole] possa camminare  col suo nuovo vescovo “ a passo spedito “.

   Ha preso poi la parola il Sindaco di Castelbuono, Mario Cicero che ha presentato Castelbuono come una comunità viva, attiva, laboriosa; comunità sempre protagonista della sua storia, che ha cercato sempre di affrancarsi da qualsiasi condizionamento e dove non esiste il fenomeno mafioso: prerogative queste per costruire assieme un futuro migliore per tutto il comprensorio madonita.

  “Castelbuono”- ha detto il sindaco – dopo Cefalù è la comunità più grossa della diocesi … Negli ultimi anni ha cercato di valorizzare al massimo la propria storia, la propria cultura, le sue origini senza rinnegare niente del passato, ma valorizzando al massimo la tradizioni.

  In questa crescita abbiamo messo al centro l’uomo con i suoi bisogni, le sue esigenze…

 Attorno all’uomo abbiamo costruito una società che possa dare risposte alla varie esigenze dell’uomo stesso investendo perché ci possa sempre più essere una consapevolezza della crescita culturale della comunità stessa.

  E’ questo un comune dove ci sono diverse realtà teatrali, musicali, diverse associazioni di anziani, di giovani e di volontariato. …

  E’ la nostra una comunità attenta all’ambiente e consapevole di contribuire nel piccolo alla salvaguardia del pianeta che soffre per l’uomo che molte volte guarda più all’apparire che all’essere.

Così, nel nostro piccolo, abbiamo adottato delle pratiche che possono contribuire a questo scopo.

  E’ la nostra una comunità dove è forte il senso della solidarietà. …”

Ha poi proseguito: “  Sento che c’è l’esigenza di un incontro del territorio con lei, perché in uno sforzo si cerchi di investire oltre che sul versante economico sull’uomo e soprattutto sui giovani perché possano restare a vivere sulle nostre terre

  Di seguito anche il “ governatore” della confraternita di Santa Lucia, Sig. Mario Vignieri ha voluto, a nome della confraternita stessa ( donando al Vescovo una immagine della Santa martire ] consegnare a Mons. Manzella la gioia  per questa visita e la gratitudine, come anche l’entusiasmo vissuto da tutta la confraternita nel prepare in ogni dettaglio la visita stessa.

Subito dopo ha preso la parola Mons. Manzella  ringraziando tutti quelli che gli hanno rivolto il saluto di benvenuto.

 Poi ha proseguito: “ Colgo dagli interventi che si sono susseguiti tanta ricchezza, tanta buona volontà, tanto impegno.  Colgo un territorio ricco di un patrimonio di fede, di arte, di sane tradizioni che certamente da tanta speranza e che ci proietta con audacia verso un futuro che ci consentirà con  un lavoro di sinergia, di comunione, di camminare insieme nel nome del Signore. Vi guardo con tanta gioia nel cuore. Vedo i presbiteri e sono contento di vederli questa sera qui insieme a voi santo popolo di Dio affidato alle loro cure e alle mie cure pastorali.

  La ricchezza di fede, che certamente è il patrimonio ereditato da quanti ci hanno preceduto, dai vostri padri, da quanti hanno saputo tramandare questa ricchezza, ci torna a garanzia, a sprone, perché noi siamo i continuatori della fede dei nostri padri, di quanti hanno fatto giungere ad oggi quei valori, quella ricchezza, quel patrimonio che ci impegna non solo ad ereditarlo e a custodirlo, ma ci impegna soprattutto a valorizzarlo e a tramandarlo.

Non siamo solo i detentori di una ricchezza che ci giunge dai secoli passati, siamo i custodi e i trasmettitori, siamo i continuatori della fede dei nostri padri.

 E allora la circostanza che ci ha riunito, Santa lucia, il nuovo vescovo, i sacerdoti insieme, le confraternite, le realtà che sono state citate, i gruppi, i movimenti, le associazioni, che avrò il piacere man mano che si snoda i tempo di incontrare, di conoscere, di sapere la ricchezza di quello che avviene nel territorio, di come si svolge … ecco, tutto questo veramente da tanta speranza, tutto questo ci proietta.

 E allora ci prepariamo a celebrare la Santa messa come inno di lode e di ringraziamento al Signore,volendo ringraziare il Signore per quello che opera nella nostra vita

E chiederemo a Lui che ci aiuti ad assumere quegli impegni per poter proseguire il cammino della fede, della speranza e della carità in maniera spedita. Chiederemo a Lui che ci aiuti in questa nuova avventura che coinvolge me, vostro pastore, e tutte le comunità della diocesi.

  Quando si intraprende la via del Signore, bisogna condurla tutta con coraggio e con entusiasmo, perché è il Signore che ce lo dice: “ chi mette mano all’aratro e si volta indietro non è degno di me”.

 Noi abbiamo iniziato e vogliamo essere degni dell’amore, della benevolenza e della misericordia di Dio.

 E allora si tratta di proseguire in un cammino certamente che da secoli si snoda per le vie di questa città e di questa diocesi ma che necessita della perseveranza e dell’impegno personale e comunitario; necessita il proseguimento per raggiungere i traguardi da tutti sperati e da tutti desiderati.

E il traguardo e la meta a cui tutti agogniamo è la santità di vita.

 La celebrazione dei santi impone questo traguardo. Con sant’Agostino noi diciamo: “ se ci sono riusciti a compiere un cammino di santità quanti ci hanno preceduto nel cammino della fede, perché non dovremmo riuscirci anche noi ? “

Ecco allora il nostro impegno nel venerare questa sera la santa martire Lucia.

E adesso con questi sentimenti di gratitudine al Signore ci disponiamo a celebrare la santa messa. Grazie.”

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