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Vangelo del giorno
Venerdì 06 Dicembre 2024

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
(Mt 9,27-21))

 

Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Il tumore è la seconda causa di mortalità in Sicilia, dopo le malattie cardiovascolari, con diecimila decessi l’anno.  Sono 90 mila i malati di patologie oncologiche ed a loro si aggiungono quasi sedicimila nuovi casi ogni anno.
Sotto accusa i cattivi comportamenti come il fumo, l’inquinamento e l’abbandono della “dieta mediterranea”. 

L’incidenza del tumore in Sicilia è ancora più bassa rispetto al resto del nostro paese e dell’Europa, ma il dato di mortalità è più alto, probabilmente a causa del ritardo nelle diagnosi.
Per il sesso maschile, la prima causa di mortalità in oncologia è il tumore di trachea, bronchi o polmoni (26.6 per cento dei casi), mentre per le donne risulta fatale nel 16.74 per cento dei casi il cancro alla mammella.
Al secondo posto per entrambi i sessi figura il tumore del colon retto (11.97 per le donne e 9.43 per gli uomini).

L’allarme per il cancro sta tutto in una cifra: sono 105.697 i siciliani che si sono ammalati di tumore tra il 2000 e il 2006.

Nello stesso arco di tempo si registrano 66 mila decessi per queste patologie. 

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Se ci guardiamo intorno… non c’è, nella nostra città,  una ” cerchia” familiare che non abbia uno o più casi di cancro nel proprio ambito. Combattere il cancro incide in maniera significativa sui bilanci delle aziende ospedaliere.

La nuova frontiera delle terapie farmacologiche rischia di far saltare i conti.

Non scordiamo, però, che l’arma più importante per combatterlo è la prevenzione.

E’ necessario, allora, che la politica sanitaria si convertà e investa di più sulla prevenzione qualificando e puntando sulla sanità pubblica,

 invertendo la rotta del dirottamento della maggior parte dei fondi alle strutture private che spesso, attraverso operazioni

di immagine, altro non fanno che sperperare e illudere.

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