Attualità
Durante l’intervento il chirurgo, il Dr Brunner, fece un normale taglio cesareo, estrasse l’utero e vi praticò una piccola incisione attraverso la quale cominciò ad operare il piccolo Samuel.
Segnali incoraggianti dai lavori della delegazione cattolica guidata dal cardinale Kasper e dalla delegazione panortodossa guidata dal metropolita Zizioulas del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
Più snella la strada per la riunificazione di cattolici e ortodossi dopo lo scisma del 1054.
Il Papa è il “primo dei patriarchi”, Roma è la “prima sede”, la Chiesa di Roma “presiede nell’amore”.
Dai lavori , tre determinati :la comunione ecclesiale, la conciliarità, l’autorità.
Si concorda che il vescovo è il capo della Chiesa locale e che nessuno può sostituirsi a lui che è l’Autorità locale.
Si riconosce che “l’unica e santa Chiesa” si realizza contemporaneamente in ogni Chiesa locale, che celebra l’eucaristia, e nella comunione di tutte le Chiese. Atri passaggi : a livello regionale un gruppo di chiese riconosce al proprio interno un “ protos “ ( primo ),mentre a livello globale “ coloro che sono i primi nelle diverse regioni insieme a tutti i vescovi cooperano in ciò che riguarda la totalità della chiesa “… “ i primi dovranno poi riconoscere il primo tra di loro”.
La conciliarità: è la cooperazione comune tra tutti. Tutti i vescovi oltre a essere uniti tra di loro nella fede, “hanno anche in comune la stessa responsabilità e lo stesso servizio nei confronti della Chiesa”. I concili sono lo “strumento principale” attraverso cui si esprime la comunione della Chiesa.
Il tumore è la seconda causa di mortalità in Sicilia, dopo le malattie cardiovascolari, con diecimila decessi l’anno. Sono 90 mila i malati di patologie oncologiche ed a loro si aggiungono quasi sedicimila nuovi casi ogni anno.
Sotto accusa i cattivi comportamenti come il fumo, l’inquinamento e l’abbandono della “dieta mediterranea”.
L’incidenza del tumore in Sicilia è ancora più bassa rispetto al resto del nostro paese e dell’Europa, ma il dato di mortalità è più alto, probabilmente a causa del ritardo nelle diagnosi.
Per il sesso maschile, la prima causa di mortalità in oncologia è il tumore di trachea, bronchi o polmoni (26.6 per cento dei casi), mentre per le donne risulta fatale nel 16.74 per cento dei casi il cancro alla mammella.
Al secondo posto per entrambi i sessi figura il tumore del colon retto (11.97 per le donne e 9.43 per gli uomini).
L’allarme per il cancro sta tutto in una cifra: sono 105.697 i siciliani che si sono ammalati di tumore tra il 2000 e il 2006.
Nello stesso arco di tempo si registrano 66 mila decessi per queste patologie.
Se ci guardiamo intorno… non c’è, nella nostra città, una ” cerchia” familiare che non abbia uno o più casi di cancro nel proprio ambito. Combattere il cancro incide in maniera significativa sui bilanci delle aziende ospedaliere.
La nuova frontiera delle terapie farmacologiche rischia di far saltare i conti.
Non scordiamo, però, che l’arma più importante per combatterlo è la prevenzione.
E’ necessario, allora, che la politica sanitaria si convertà e investa di più sulla prevenzione qualificando e puntando sulla sanità pubblica,
invertendo la rotta del dirottamento della maggior parte dei fondi alle strutture private che spesso, attraverso operazioni
di immagine, altro non fanno che sperperare e illudere.