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Vangelo del giorno
Sabato 27  Aprile 2024


In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.(Gv 14,7-14)
Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Politica

             rb.jpg                Palermo, 1 dicembre 2007. Una mozione per impegnare il governo regionale a bloccare i processi di privatizzazione dell’acqua. Il documento è stato presentato qualche giorno fa all’Ars da Rita Borsellino (prima firmataria), dal vice capogruppo del Pd Giovanni Barbagallo, dal capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri e dai deputati Giovanni Panepinto (Pd) e Francesco Cantafia (Sd-Uniti per la  Sicilia).    

                                                                                                           

Due pagine in cui si analizza la situazione e le anomalie della privatizzazione in Sicilia. Tra i tanti punti della mozione:  “l’annullamento di tutte le procedure per la scelta del soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato che abbiano portato o portino all’individuazione di un soggetto privato o di una società mista”;una gestione del Servizio Idrico Integrato interamente pubblica”; “una modifica della legislazione regionale attuale, specificando quale unica forma d’affidamento, la concessione diretta di servizio alle società o consorzi pubblici”; la diminuzione e revisione dei confini degli ATO, tenendo conto di una ottimale gestione delle acque in Sicilia e garantendo la funzione di controllo sui gestori”; “la rinuncia ad ulteriori atti di commissariamento per l’emergenza idrica evitando poteri straordinari attribuiti ad un organo monocratico che evidenziano l’incapacità gestionale ed incentivano gli sprechi”; e la ripubblicizzazione dei servizi e del patrimonio infrastrutturale acquedottistico dell’ex Ente Acquedotti Siciliani, oggi Sicilacque Spa”. 

Ufficio stampaGioia Sgarlata Tel. 3346311385e-mail: ufficiostampa@ritaborsellino.it



        Al Sindaco di Castelbuono
p.c  Al Presidente del Consiglio Comunale
      Al Capogruppo Consiliare di Maggioranza
      Al Capogruppo Consiliare di Minoranza

Signor Sindaco,

 durante la seduta aperta del Consiglio comunale del 17-9 è stata trattata la proposta di delibera che prevedeva l’impegno a non consegnare le reti e gli impianti idrici al gestore privato, e la S.V. ha proposto che sul punto si chiedesse l’opinione della cittadinanza attraverso un referendum.

         La proposta, condivisa da diversi intervenuti, anche portatori di diverse posizioni, è stata poi da Lei incomprensibilmente lasciata cadere; invece è stata approvata, con il suo consenso attivo, una delibera che ha stravolto la proposta originaria, e La autorizza a compiere tutti gli atti volti a rendere operativa la privatizzazione dell’acqua, o, se si preferisce, del servizio idrico; il tutto senza consultare la cittadinanza, né, tantomeno, tener conto della pubblica opinione che, su questo argomento, è molto attenta e sensibile.

         Siccome riteniamo che la Sua proposta di sottoporre ad una consultazione popolare la questione della consegna delle reti e degli impianti al gestore privato sia meritevole di essere accolta e sostenuta, prima di qualsiasi passo affrettato da parte Sua, Le chiediamo:

– di proporre cautelativamente al Consiglio comunale la revoca della delibera approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 17-9.

– di indire un referendum con il quale si chieda ai cittadini di esprimersi circa la scelta di consegnare le reti e gli impianti idrici ai privati.

         Ci risulta che l’Amministrazione di Castelbuono non si è mai occupata dell’approvazione del regolamento sul referendum, ma concordiamo con chi, anche dal Suo schieramento, ha sostenuto che la consultazione possa svolgersi anche in maniera informale.

         A tal proposito ci proponiamo per collaborare all’organizzazione e per garantire la correttezza della consultazione.

         In mancanza di una sua risposta positiva, questo comitato No Priv si adopererà autonomamente ed in tempi brevi a consultare i cittadini, fermo restando che continuerà nelle sua azioni di protesta e di sensibilizzazione.

Castelbuono,
Per il comitato No Priv
Silvio Bonomo

                 liberacqua.jpg         Sabato 1 dicembre si terrà a Roma la manifestazione nazionale per la gestione sociale dell’acqua, bene comune.

    Occorre che dalla provincia di Palermo parta una numerosa delegazione, per far sentire la nostra protesta contro il colpo di mano del Presidentre della Provincia, che, nonostante due pronunciamenti negativi del’autorità antitrust e la pendenza di un ricorso, andando oltre le indicazioni della (pur docile) Conferenza dei Sindaci, ha siglato la convenzione che consegna il servizio idrico per trent’anni all’unica impresa partecipante ad una gara di dubbia legittimità                                                                       

    Occorre inoltre ribadire che siamo contro la consegna delle reti e degli impianti da parte dei Sindaci al privato.
Il nostro movimento, dopo il contributo massiccio dato alla raccolta delle firme sulla proposta di legge per la ripubblicizzazione dell’acqua, deve proseguire in questa battaglia che non è locale, ma nazionale e globale.
    Il forum provinciale, che raggruppa tutti i soggetti impegnati sul tema, sta organizzando la trasferta a Roma; abbiamo dei preventivi in base ai quali il viaggio costerebbe ipoco più di 40 euro a persona, che speriamo di ridurre o magari azzerare grazie ai contributi e/o gli interventi di singoli, enti ed organizzazioni.
    Però, in attesa di notizie in tal senso, è necessario ora raccogliere quanto prima le adesioni sulla base dei preventivi che abbiamo, al fine di organizzare la trasferta e prenotare i mezzi; potete comunicare le adesioni (insieme al numero di telefono) quanto prima ai seguenti indirizzi: a.leto@sicilia.cgil.it, e, per la zona Termini – Madonie,  nopriv@gmail.com.
é in corso una sottoscrizione per finanziare l’iniziativa: per avere i blocchetti, contattare a.leto@sicilia.cgil.it
        Gioacchino Cannizzaro (del comitato no-priv Castelbuono)
  
Appello per la manifestazione

1 DICEMBRE 2007

ROMA

con ritrovo ore 14.30 Piazza della Repubblica

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

RIPUBBLICIZZARE L’ACQUA, DIFENDERE I BENI COMUNI!

MORATORIA SUBITO CONTRO TUTTE LE PRIVATIZZAZIONI!

IMMEDIATA APPROVAZIONE DELLA LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE!

UNA GRANDE OPERA PUBBLICA : RISTRUTTURARE LE RETI IDRICHE!

GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DAI LAVORATORI E DALLE COMUNITÀ LOCALI!

Siamo donne e uomini appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e religiose, sindacali e politiche.
Insieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’ Acqua.
Insieme abbiamo raccolto più di 400.000 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua.
La nostra esperienza collettiva, plurale e partecipativa e’ il segno più evidente di una realtà vasta e diffusa, di un movimento vero e radicato nei territori, che vuole fermare i processi di privatizzazione portati avanti in questi anni dalle politiche liberiste, che reclama il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritti umano universale da sottrarre alle logiche del mercato e del profitto, che lotta per ottenere la ripubblicizzazione del servizio idrico e la sua gestione democratica e partecipativa.

Chiamiamo tutte e tutti ad una manifestazione nazionale l’1 dicembre per rendere ancora più visibile questa volontà e per mettere al centro gli obiettivi che intendiamo sostenere in questa fase della nostra iniziativa.

Chiediamo a tutte le realtà impegnate nelle lotte e nei territori per la difesa dei beni comuni e dei diritti sociali di considerare l’appuntamento del 1 dicembre uno spazio aperto dentro il quale intrecciare le rispettive esperienze nel filo comune della costruzione dell’altro “mondo possibile”.

CHIEDIAMO CHE LA DISCUSSIONE SULLA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE PROCEDA SPEDITAMENTE FINO ALLA SUA DEFINITIVA APPROVAZIONE

La discussione in Parlamento deve procedere senza indugi, essere aperta e partecipata dalle esperienze e dalle vertenze in corso e finalizzata ad approvare i punti di fondo della nostra proposta: tutela e pianificazione della risorsa idrica, ripubblicizzazione del servizio idrico e suo governo partecipato, intervento della fiscalità generale per garantire a tutti il quantitativo minimo vitale e per finanziare una parte degli investimenti, provvedimenti di solidarietà internazionale.

CHIEDIAMO UN PROVVEDIMENTO URGENTE DI MORATORIA SUGLI AFFIDAMENTI DEL SERVIZIO IDRICO E CHE LA LEGGE FINANZIARIA CONTENGA PROVVEDIMENTI PER IL RISPARMIO IDRICO E LA RISTRUTTURAZIONE DELLE RETII

Nei giorni scorsi il Senato, sulla base della nostra iniziativa, ha approvato nel decreto fiscale collegato alla Finanziaria il provvedimento di moratoria dell’affidamento dei servizi idrici per un anno. Ora esso passa all’esame della Camera , che deve, secondo noi, votare rapidamente allo stesso modo, approvando così definitivamente la moratoria.
La legge Finanziaria deve inoltre intervenire con provvedimenti che pongano al centro l’acqua come bene comune e siano finalizzati al risparmio della risorsa attraverso:
a) l’incentivazione del risparmio idrico in agricoltura (passaggio a sistemi di irrigazione a minor consumo di acqua) nell’industria e negli usi domestici (obbligatorietà di reti duali e sistemi di recupero dell’acqua piovana);
b) l’istituzione di un Fondo nazionale per la ristrutturazione delle reti idriche, dotato di adeguate risorse, in grado di intervenire sulla situazione non più sopportabile delle perdite e degli sprechi.

LOTTARE PER L’ACQUA PUBBLICA SIGNIFICA ANCHE BATTERSI PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI E CONTRO LA LORO MERCIFICAZIONE

Siamo impegnati per ottenere che l’acqua sia considerata bene comune e sottratta alle logiche del mercato.
Vogliamo nello stesso tempo affermare con forza che la nostra battaglia per l’acqua è anche battaglia per tutti i beni comuni – dall’energia ai rifiuti, dal territorio all’abitare, dalla salute all’istruzione, dalla conoscenza alla sicurezza sociale- e parla e sostiene tutte le lotte che in questi anni si sono sviluppate in loro difesa.
La nostra manifestazione vive e vuole dare forza a tutte quelle vertenze territoriali che si sono battute per sottrarre i beni comuni naturali e sociali al predominio della logica del mercato e per affermare un nuovo protagonismo e volontà di contare da parte delle comunità locali.

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
http://www.acquabenecomune.org

Riflessioni sul voto Castebuonese 

Sicuramente deludenti i dati della partecipazione dei cittadini Castelbuonesi alle primarie del PD.

Ci rendiamo conto dell’assurdità del confronto con le recenti amministrative, ma restano incomprensibili i numeri:   

2800 preferenze di Mario Cicero e   2000 della coalizione “L’Ulivo – Sinistra Unitaria” a fronte dei 318 votanti per una prova che per  la prima volta ha visto gli  elettori protagonisti della nascita di un partito che a livello nazionale entusiasma e affascina soprattutto perché vuole rompere col passato e si propone, all’insegna della “ discontinuità”[  più volte proclamata da Veltroni] di  inaugurare una stagione nuova e autentica della politica.  

 Il dato locale può essere interpretato come disinteresse?, disistima verso la classe dirigente?  segnale per l’attuazione di un vero rinnovamento  della politica locale ?  

  Penso che bisogna, con onestà, moderare i toni trionfalistici usati in varie dichiarazioni  e lavorare per un recupero dei cittadini alla politica.

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