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Vangelo del giorno
Martedì 16 Aprile 2024
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


(Gv 6,30-35)
Bibbia – CEI 2008
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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Culltura

Con grande stima, affetto e commozione annunziamo il “ 5° CONCORSO NAZIONALE di FOTOGRAFIA – Città di Castelbuono – IX Edizione ” Premio giovani Enzo La Grua

 

  Con lui abbiamo condiviso pochi ma intensi anni di amicizia.   Suo il logo del nostro blog.

 

Ne sottolineiamo la disponibilità, la generosità,la delicatezza, l’umiltà, l’entusiasmo che invitava sempre a non arrendersi e andare avanti nella gioia.

 

La sua  sapienza ha avuto il dono di  trasformare le cose semplici  in  meraviglie.

        michelangiolo.jpg    

Premesso che anche il cattolico è un laico [ laicòs = popolo ], in  una nazione in cui  ci si ostina a differenziare  laici e cattolici ci si deve adoperare in tutti i modi nella ricerca del dialogo “tra le parti”, sforzandosi d’ individuare i punti dove  esiste la concreta possibilità di dialogo.

                                                  

E’ fondamentale allora  darsi delle regole comuni per consentire la massima espressione da parte di tutti. 

Il massimo di possibilità espressiva per tutti, risiede in valori come   la responsabilità, la condivisione, la ricerca onesta con ogni mezzo del reciproco ascolto senza pregiudiziali e senza paletti di “ verità intoccabili e indiscutibili “. 

Certe volte sembra che proprio i laici siano più chiusi in merito ad argomenti che  non si devono più mettere in discussione, perché acquisiti come certezze assolute.

 Nella costruzione del cammino di un  dialogo sincero  è necessaria la consapevolezza

*       che tutti siamo esseri umani ,

*       che ci muoviamo con le nostre debolezze, con le nostre limitatezze, con le nostre “ verità innegoziabili “ ;

*       che difficilmente siamo disponibili , quando è tempo di stoppare le parole e compiere atti concreti, ad avvicinarci sempre di più,  sorreggendoci l’un l’altro verso un cammino  difficile di condivisione delle emergenze sociali.

Sono allora questi  i principali ostacoli da rimuovere dal cuore dell’uomo per mettersi nella disponibilità di ascolto dell’altro. 

 Il dialogo è indispensabile per la costruzione di una società giusta, ma un dialogo che riconosca i valori dell’altro.  Questo riconoscimento è l’inizio dell’ascolto e dell’accoglienza dell’altro.

 Fondamentale è  conquistare e  convertire al  dialogo soprattutto chi è sempre pronto ad imporre degli steccati [ e questo soprattutto per il suo bene], per evitargli che presto o tardi non venga a trovarsi, proprio lui,  a scontrarsi con gli steccati che ha imposto.

Mi chiamo Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry.

Stavo sorvolando con mio aeropostale il deserto del Sahara quando , all’improvviso, avvertii con sgomento uno strano rumore proveniente dal motore , che fece perdere quota al mio aeroplano, costringendomi ad un atterraggio di fortuna in pieno deserto.

Mi ritrovai più solo di un marinaio su una zattera dopo un naufragio, con poca scorta d’acqua e lontano mille miglia da qualsiasi abitazione umana.

Stava quasi per sopraggiungere l’alba ed io ero appena crollato per la stanchezza e la disperazione, quando, stupefatto, fui svegliato da una strana vocetta:

immagine.JPG piccolo-principe-l’incontro con Antoine


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E’ questa una delle più antiche laudi drammatiche in forma di ballata scritta da Iacopo Benedetti , detto Jacopone, che la chiesa venera come beato .

Egli nacque a Todi verso il 1235.
Fu uomo di legge e condusse una vita mondana fino al 1268, quando –mortagli improvvisamente la moglie – si diede a vita di penitenza.
Successivamente fu ammesso, come frate laico, nell’ordine dei francescani.

Speriamo che le musiche originali possano essere in armonia con i testi e ne lascino intatti il fervore mistico e l’impetuosa passione del poeta

 

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